I cambiamenti
Durante la terza settimana di gravidanza La futura mamma inizia ad avere le prime nausee. In genere il disturbo si presenta di primo mattino e sebbene ci siano diversi metodi per attenuare il loro fastidio non scompaiono mai del tutto fino al terzo mese di gravidanza. Per cercare di placare almeno in parte il loro effetto non proprio piacevole è consigliabile mangiare spesso e poco. In questo modo l’elevata quantità di succhi gastrici presenti nello stomaco vengono diluiti e durante la fase digestiva si ha un po’ di sollievo. Meglio evitare i cibi dolci e optare per quelli salati come ad esempio cracker o pane.
È possibile notare delle perdite di sangue molto piccole dovute all’annidamento dell’ovulo nell’utero ma non a tutte le donne sono interessate da questo fenomeno sporadico. In ogni caso se la perdita è molto piccola o addirittura non si presenta non c’è da allarmarsi mentre è meglio correre subito in ospedale per scongiurare ogni pericolo se è piuttosto abbondante.
Durante questa settimana di inizio gravidanza il corpo poco a poco si adatta alla nuova situazione in cui si trova e inizia a modificarsi poco a poco. Le ghiandole mammarie iniziano ad ingrossarsi e addirittura nel giro di pochi giorni alcune donne devono ricorrere ad un reggiseno più grande di una taglia. Oltre ad accrescersi vistosamente i seni fanno male e divengono molto più turgidi.
Il corpo inizia a produrre una particolare proteina in grado di impedire all’organismo di riconoscere l’embrione unicamente come corpo estraneo e quindi di combatterlo.
La quantità di sangue in circolo della mamma aumenta poco a poco e di conseguenza anche il peso corporeo inizia ad aumentare ma in maniera molto graduale.
Dato che in questo periodo aumenta anche il senso di fame è indispensabile non svuotare il frigorifero ad ogni minimo languore altrimenti in poco tempo vi trovereste a fare i conti con diversi chili di troppo difficili poi da smaltire dopo la gravidanza.
Infine si ha la necessità di orinare un po’ più spesso del solito. È una questione del tutto fisiologica che niente ha a che fare con la psiche come molte donne erroneamente pensano.
Lo sviluppo del bambino
Il bambino all’interno del ventre materno durante la terza settimana si sviluppa molto rapidamente. In questo momento il suo corpo ha le dimensioni di una piccola pallina formata da centinaia di cellule che si moltiplicano in tempi da record. Parte del blastocito poco a poco si trasformerà nella placenta che una volta sviluppata inizierà a produrre l’ormone della gravidanza gondadotropina corionica nota anche con l’acronimo HCG.
Attorno alle cellule inizia poco a poco a formarsi il liquido amniotico che proteggerà il bambino durante tutto il periodo della gestazione.
La terza settimana è ricca di cambiamenti e stravolgimenti per il nascituro. Ad esempio incomincia a svilupparsi il suo cervello, il cuore, l’apparato gastrointestinale e lo spinal cord. Sebbene l’embrione sia ancora molto piccolo e appaia come un insieme di cellule è possibile ascoltare il battito del suo cuore con un’ecografia interna. La sua testa ha una circonferenza pari a 0,006 pollici ma già l’intero feto può essere visto ad occhio nudo ed ha una grandezza variabile da due a cinque millimetri circa.
L’embrione proprio durante questa settimana si attacca alle pareti dell’utero e la cavità amniotica inizia a prendere forma lentamente.
Per il papà
In questo momento spesso sia il papà che la mamma ancora non hanno la certezza che diverranno genitori ma possono sospettare di essere in attesa di un bambino.
- state vicini alle vostre compagne
- l’appoggio è molto improtante
Consigli
- il primo controllo da fare è il test di gravidanza attraverso un esame del sangue e se il risultato è positivo si può passare agli altri esami più approfonditi
- se ancora non si conosce il proprio gruppo sanguigno è il momento giusto per scoprirlo. Il fattore Rh è fondamentale poiché se la madre fosse negativa e il bambino avesse un Rh negativo ereditato dal papà è necessario sottoporsi ad un’iniezione. Altro esame indispensabile è il test di Coombs per mezzo del quale è possibile scoprire se si hanno degli anticorpi che agiscono pericolosamente contro i globuli rossi
- il protocollo standard a cui vengono sottoposte tutte le future mamme prevedono le analisi complete del sangue comprensive del test dell’Aids, l’individuazione della sifilide e la toxoplasmosi
Si può iniziare a scegliere il ginecologo e l’ostetrica che durante i successivi nove mesi seguiranno passo passo la mamma non solo con le visite di routine ma anche con un appoggio morale fondamentale. Ciascuno può decidere di affidarsi a professionisti privati a pagamento oppure rivolgersi alle Asl di competenza per essere assistito in maniera del tutto gratuita.